Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 21 maggio 2009 «È un grave errore politico e strategico formare una giunta comunale, che deve governare la città per i prossimi sei anni, soltanto sulla base di una logica numerica, non tenendo conto né del pluralismo politico e culturale della coalizione, né della leale e coerente continuità di un impegno politico e programmatico». È piuttosto secco, amareggiato, il comunicato che i Verdi fanno recapitare nel pomeriggio al termine dell'incontro con Andreatta nel quale il sindaco ha comunicato la loro esclusione dalla giunta. Per Boato e soci l'ingiustizia si ripete, dopo quella verificatasi a livello provinciale. «Per la seconda volta in sei mesi si dimostra che la logica delle coalizioni vale soltanto in chiave pre-elettorale, per conquistare il massimo consenso possibile, mentre viene poi rinnegata e calpestata nella fase di riconoscimento delle responsabilità per contribuire al governo, provinciale o cittadino». Cosa succederà ora? I Verdi usciranno dalla giunta? Boato dice di no, ma avverte: «Terremo conto di queste due esperienze negative nelle prossime scadenze elettorali». Su Andreatta aggiunge: «Ha fatto la scelta più scontata, quella che gli crea meno problemi ora. Non ha avuto coraggio politico né visione strategica». Amarezza anche tra i socialisti. «Il sindaco mi ha detto che è dispiaciuto per la mia esclusione - afferma RenatoPegoretti - ma la governabilità lo ha costretto a questa scelta. Ora c'è una giunta rappresentata da tre sugli otto della coalizione: serviranno dei momenti di condivisione». |
MARCO BOATO
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